Avete mai sentito parlare di probiotici? Sicuramente sì, magari avete letto questa parola su un vasetto di yogurt o su una confezione di fermenti lattici e vi siete chiesti cosa fossero e a cosa servissero. Impariamo a conoscerli e a distinguerli dai prebiotici, che, seppur simili nel nome, sono totalmente diversi.
Cominciamo dai probiotici partendo proprio dal loro nome: probiotico è un termine di derivazione greca che vuol dire a favore della vita (pro-bios). Infatti i probiotici sono dei microorganismi (soprattutto di natura batterica) vivi ed attivi, che apportano, se ingeriti in quantità adeguate, degli effetti benefici per l’organismo, in particolare per l'intestino.
I prebiotici potenziano l’azione dei probiotici e se ingeriti in maniera congiunta costituiscono due alleati formidabili per il sistema intestinale
Ovviamente non tutti i batteri sono probiotici: lo sono soltanto alcuni ceppi specifici come quelli derivati dalla fermentazione lattica (per esempio il Lactobacillus Paracasei o il Lactobacillus Rhamnosus o come alcuni di quelli presenti nel nostro stesso intestino (tra cui i Bifidobacterium). Inoltre, per poter svolgere un effetto benefico sull’organismo, i probiotici devono essere ingeriti in quantità adeguate e devono riuscire a superare la barriera acida dello stomaco per poter raggiungere l’intestino, dove potranno moltiplicarsi ed esercitare un’azione di equilibrio sulla microflora intestinale.
Possono essere assunti per via orale attraverso alcuni cibi, ma soprattutto attraverso il consumo di integratori specifici, che bisogna però utilizzare con attenzione, informandosi bene sul ceppo probiotico (non tutti i ceppi sono adeguati e combinabili tra loro), sulle modalità di consumo (normalmente vanno presi a stomaco vuoto per 3 o 4 settimane consecutive e in quantità di almeno 1 miliardo al giorno) e di conservazione (alcuni probiotici hanno bisogno di essere conservati in frigorifero).
Che benefici apportano all’organismo?
Gli effetti benefici dei probiotici sono molti e non si circoscrivono solo al benessere intestinale. Oltre ad essere molto utili in casi di infezioni gastrointestinali, stipsi o diarrea da antibiotici, i probiotici aiutano anche a:
- ridurre i fastidi provocati dall’intolleranza al lattosio
- trattare infezioni recidivanti delle vie urinarie del bambino e dell’adulto
- prevenire vaginiti e candide
- stimolare il sistema immunitario intestinale
Sostanzialmente diversi sono i prebiotici, che non sono batteri vivi, ma fibre solubili non digeribili, presenti in alimenti come la farina di frumento, il germe di grano, l’aglio e la cipolla, i fagioli e le banane. I prebiotici, pur non potendo essere assorbiti dall’intestino, sono molto importanti perché favoriscono la crescita e l’attività selettiva di alcuni ceppi batterici presenti nella nostra flora intestinale, come quelli menzionati prima, promuovendo così un sano ecosistema dell’intestino.
Insomma, i prebiotici potenziano l’azione dei probiotici e se ingeriti in maniera congiunta costituiscono due alleati formidabili per il sistema intestinale, migliorando molti aspetti della nostra salute ad esso connessi. Oltre ad essere utili per ridurre alcuni fastidi o per curare infezioni e infiammazioni, sono anche fondamentali per prevenire le malattie dell’intestino e per garantirgli un corretto funzionamento.